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Sofia e Tessi

Sofia e Tessi, nigeriane dai diversi destini

Sofia e Tessi, 20 e 18 anni. Tra di loro non si conoscono. Si incontreranno per la prima volta durante il viaggio che hanno fatto insieme. Entrambe hanno la stessa mamam, una certa "madame Ouakeke", entrambe costrette a prostituirsi nella zona di Torino, entrambe saranno picchiate e violentate, entrambe dovranno pagare un debito quasi uguale, 45mila e 48mila (chissà perché quei tremila euro di differenza), entrambe entreranno in contatto con i volontari dell'associazione "Amici di Lazzaro". Ma avranno un destino diverso. Di Sofia si sono perse quasi subito le tracce, forse venduta ad un'altra mamam, si dice che sia in Spagna. Tessi invece ha il coraggio di fuggire e viene salvata.

Sofia e Tessi, nigeriane dai diversi destini

Sofia (20 anni) e Tessi (18 anni) vengono da Benin City in Nigeria, entrambe hanno famiglie disastrate: un padre con più mogli, come si usa in Nigeria, tante sorelle e fratelli, pochi soldi, poco lavoro e malpagato, vivono in una casa fatta di 1 camera e cucina in 8–10 persone.

In una situazione simile, il loro sogno è l’Europa: Spagna, Italia, Francia o Gran Bretagna. “Lì si trova lavoro facilmente, se hai dei problemi tutti ti aiutano, tutti sono ricchi”. Ed un giorno per entrambe arriva la possibilità dell’Italia, c’è una amica di famiglia “madame Ouakeke” che propone loro un lavoro a Milano.

Qualche settimana di viaggio via terra e poi si riesce a trovare un posto su un aereo da Abidjian verso Milano e poi con il treno verso Torino, è fatta! Si arriva in Italia con un documento falso e la promessa di un lavoro, in cambio daranno dai soldi a chi organizza il viaggio: 45mila euro e 48mila euro! Non sanno nemmeno a quanto equivalgano in Naira (la moneta locale nigeriana).

Il Woodoo

Intanto per sicurezza la mamam ha fatto fare alle due ragazze un patto con un rito tradizionale nigeriano: capelli, peli del pube e sangue per il rito woodoo, il “Juju” per legare le ragazze e le loro famiglie alla mamam. Se non rispetteranno il patto rischiano la vita o la salute (lo “spirito” si arrabbia). Per loro è un patto più solido di un contratto scritto.

Oltre a questa paura profonda del woodoo ci sarà anche la paura della mamam che con suo marito inizia a picchiarle, e a prepararle al “lavoro” tanto atteso.

La Strada e le umiliazioni

La dura realtà che le aspetta sarà la strada, prostituendosi di notte e di giorno, fino a raggiungere i duemila–tremila euro al mese, oltre oltre ai 400 euro del joint (l’affitto del posto di lavoro, ogni lampione o spiazzo ha un suo costo differente), oltre alle spese per la casa, al cibo e ai “regali” da fare alla mamam.

Una realtà fatta di umiliazioni, di furti, di botte da parte di ladri, teppisti e quotidianamente anche da parte degli sfruttatori, mai contenti dell’incasso, o sempre timorosi che le ragazze possano scappare.

Destini diversi

Di Sofia dopo qualche contatto perdiamo le notizie, forse è in Spagna, venduta da chi la sfrutta ad altri sfruttatori.

Con Tessi invece i volontari dell'unità di strada Amici di Lazzaro riescono a mantenere costantemente dei contatti, le spiegano che può scappare dalla strada e rimanere in Italia denunciando chi la sfrutta, la spronano a non aver paura a fidarsi di loro.

Ci mette un po’ di settimane e decidere sino alla decisione. Una notte scappa e contatta i volontari, ora è libera, sta aspettando i documenti e presto inizierà anche il lavoro.

A noi ora interessa trovare anche Sofia, e tutte le altre "Sofia" sparse per l’italia

Maris Davis, luglio 2021