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376 pagine - € 16,02
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Sarah(3)

La storia di Sarah(3), fuggita dalla sua schiavitù.
La sua istruzione alla fine l'ha salvata

Sarah è una ragazza di 27 anni, istruita, laureata in ingegneria informatica, eppure, nonostante la sua istruzione, anche lei è caduta nella "trappola" del viaggio. Le viene detto che per lei c'è un lavoro prestigioso in una importante società informatica italiana. Quando si accorge dell'imbroglio è troppo tardi, e si ritrova in un grande appartamento, in una città imprecisata del nord Italia (probabilmente Torino), assieme alla mamam e ad altre dieci ragazze nigeriane molto più giovani di lei. Nonostante la situazione (non conosce l'italiano e non sa nemmeno dove sia di preciso), rimane calma e trova una via di fuga (entrò in una stazione di polizia). Oggi Sarah, dopo aver abbandonato il sogno di un lavoro nel campo dell'informatica, collabora con Steadfast onlus e Suor Eugenia Bonetti, e dalla Nigeria aiuta le sue connazionali a NON intraprendere quel "viaggio". L'istruzione alla fine l'ha salvata, non ha fatto nemmeno un giorno in "strada"

Steadfast onlus

La storia di Sarah(3), fuggita dalla sua schiavitù

Steadfast si occupa di cooperazione internazionale nel continente africano, in particolare in Nigeria. “Temi come quello delle nuove forme di schiavitù sono principali argomenti che ci toccano da vicino, specialmente quello della tratta di esseri umani legata all’immigrazione”. Steadfast sta cercando di contribuire, nel suo piccolo, a contrastare questa piaga, cercando di sviluppare le economie autoctone con delle piccole factory e offrendo sul territorio formazione professionale.

Una delle principali motivazioni dello sviluppo dell’immigrazione clandestina, in Nigeria, è la povertà, seguita dalla corruzione. L'intento è quello di dare una possibilità a chi è impossibilitato attualmente ad averla. Ha istallato delle officine meccaniche e successivamente formato dei ragazzi nigeriani per lavorarci, con l’intento non solo di sfamare famiglie e insegnare un mestiere ma anche quello di formare i formatori. Così è possibile diffondere più velocemente e capillarmente cultura e professionalità, diminuendo di conseguenza, la spinta dei giovani nigeriani a espatriare per cercare una vita migliore o a trasformarsi in vittime di un mercato senza scrupoli: quello della tratta degli esseri umani”.

L’intento di Steadfast onlus è quello di formare nelle piccole cose, nei mestieri più utili, per educare, far crescere i territori situati nelle estreme periferie, da dove gruppi criminali attingono alle persone per il loro mercato.

Dalla sua nascita, Steadfast si è occupata della difesa dei diritti umani e di uno dei problemi di rilievo dello sfruttamento in Nigeria, ovvero la tratta della prostituzione.

La storia di Sarah

la storia di Sarah rappresenta il classico tipo di adescamento che avviene nei territori nigeriani e rappresenta la speranza e la forza di una donna che da vittima trova la forza per reagire, proprio grazie alla sua istruzione.

Il mio sogno si stava realizzando. Vengo da una zona povera della Nigeria e la speranza di poter cambiare le sorti della mia vita, dopo i grandi sacrifici dei miei genitori per avermi fatto studiare, per me era una grande opportunità”

Arrivata in Italia, viene accolta da una coppia di coniugi (nigeriani) e successivamente portata in un grande appartamento. Lì, si ritrova con altre dieci ragazze, molto più giovani di lei, sui 15-20 anni di età. “Quando arrivai in quella casa e ho visto le altre ragazze nigeriane, molto giovani, mi domandai: cosa ci fanno qui queste bambine?”.

Di lì a poco, Sarah realizza che sta succedendo qualcosa di molto spiacevole. In un colloquio chiarificatore discute con la donna che era venuta ad “accoglierla” all’aeroporto. “In Italia non c’è lavoro, neanche per gli italiani, pensa se una straniera africana può trovare lavoro! Il tuo lavoro sarà fare la prostituta!”. A questa esclamazione, il sogno di Sarah si trasforma in un incubo. Mantiene però la calma e trova la forza e la lucidità per riuscire a cercare una via di fuga. “Dove sarà la stazione del treno? Mi domandai

Il suo principale problema, in quel momento, era la possibilità di comunicare con qualcuno. L’Italia è un paese sconosciuto per lei, con una lingua incomprensibile. Nonostante le enormi difficoltà comunicative, riesce a scappare e a raggiungere una stazione di polizia. Lì incontra un connazionale e gli chiede aiuto per comunicare con le forze dell’ordine.

Sarah oggi ha rivoluzionato completamente la sua vita

Da laureata, con un sogno di una vita migliore, diventa schiava e vittima del traffico di esseri umani.

Da schiava riesce a scappare e oggi, dalla Nigeria, aiuta ragazze, bambine e donne che stanno subendo la sua stessa sorte

Dalla testimonianza di Sarah, è nata l’idea per Steadfast di collaborare con lei e con il gruppo di suore capitanate da Suor Eugenia Bonetti, che si dedicano tutti i giorni ad aiutare ragazze vittime della tratta della prostituzione e del business dell’immigrazione clandestine.

Suor Eugenia Bonetti è l'autrice del libro "Spezzare le Catene, la battaglia per la dignità delle donne", Rizzoli 2012, nel quale viene descritta anche la storia di Maris Davis.

Un’azione preventiva per salvaguardare le tante ragazze ignare, che spesso, molto spesso, da sognatrici si ritrovano vittime.

Maris Davis, luglio 2021