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Blessing

Blessing, la ragazza che conosceva alla perfezione l'italiano (e voleva fare la modella)

La storia "conosciuta" di Blessing si svolge a Udine tra il 1998 e il 1999.
Fu amica di Maris Davis

Una ragazza che aveva imparato a cucinare i piatti italiani e che conosceva alla perfezione la lingua italiana. Ma mentre Maris frequentava l'Università (di Udine) Blessing "frequentava" ancora la strada

Blessing, la ragazza che conosceva alla perfezione l'italiano (e voleva fare la modella)

Questa ragazza nigeriana si chiamava Blessing (o forse si chiama ancora così, e magari era solo un nome inventato). Ribelle e testarda oltre ogni limite.

Maris e Blessing si sono conosciute a Udine nel 1998, Maris frequentava l'Università, ma Blessing frequentava ancora la strada. Nel pomeriggio la trovavi sulla "Napoleonica" nella zona di Pozzalis, dove occupava una piazzola di sosta. E di notte la potevi trovare in via Caterina Percoto e la riconoscevi subito, perché davanti a lei c'era sempre la coda.

Blessing era una ragazza speciale, diceva sempre che voleva essere la migliore in qualsiasi cosa facesse (perfino nel fare sesso con i suoi "clienti" voleva essere la più brava). Anche con Maris non si confidava molto, diceva sempre che voleva cambiare vita, non ha mai avuto il coraggio di lasciare la strada, ed era per questo che tra Blessing e Maris c'erano spesso accese discussioni, ma erano amiche davvero.

Blessing conosceva perfettamente l'italiano, studiato nei tre anni trascorsi presso la comunità Giovanni XXXIII di don Benzi a Rimini, dove ha imparato anche a cucinare piatti italiani. Il periodo trascorso in comunità era sempre ricordato come un periodo felice e Don Benzi come un grande papà, ma poi da lì fuggì e forse adesso sappiamo il perché (il suo boss e la sua mamam l'avevano ritrovata).

Questa foto fa parte di un "Book Fotografico" che Maris acconsentì di realizzare a sue spese pur di accontentare un'amica che sognava di fare la modella. I segni visibili sul viso e i tre tagli nella spalla destra e altri segni non visibili sul seno sono i segni classici di un cerimoniale "woodoo" cruento eseguiti con una lama affilata. Ma Blessing aveva altri segni sui polsi, sui piedi e sulle gambe, erano cicatrici tonde, il segno inequivocabile di sigarette spente direttamente sulle sue carni, e se questi erano solo i segni "visibili" possiamo solo immaginare quali siano state le violenze psicologiche e fisiche che ha subito.

Le Agenzie di modelle che furono contattate allora spensero subito i sogni di questa splendida ragazza proprio per quelle cicatrici, e fu sempre un pianto doloroso e una sofferenza immensa per chi doveva consolare un'anima che vedeva un sogno infrangersi per colpa di tutti coloro che avevano violato il suo corpo.

Blessing non ha mai denunciato i suoi "persecutori" (forse), ma immaginiamo che lo abbia alla fine fatto perché poco dopo che Maris fu rapita e portata in Spagna (maggio 1999) a Udine ci fu un blitz delle forze dell'ordine che smantellò una rete di nigeriani e li arrestò per sfruttamento della prostituzione.

Blessing abitava in un appartamento in piazzale Chiavris assieme ad altre cinque ragazze. La coppia di nigeriani che ospitava Blessing e le altre ragazze furono arrestati e dopo due anni di carcere furono rimpatriati in Nigeria.

Blessing era senza documenti, e di Blessing abbiamo perso le tracce. Lei voleva rivivere una nuova vita dove nessuno doveva conoscere il suo passato e tutti dovevano accettarla per quello che era. Una ragazza che aveva imparato a cucinare i piatti italiani e che conosceva alla perfezione la lingua italiana.

Ciao Blessing, sei stata davvero una ragazza speciale. Ti immaginiamo felice ovunque tu sia in questo momento.

Maris Davis, 21 ottobre 2016