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Anna

Anna, dalla strada alla vita

Anna, 24 anni, è una delle circa 300 ragazze "salvate" dall'Associazione Amici di Lazzaro. Solo a Torino e dintorni ci sono più 800 donne che si prostituiscono, di queste circa 700 sono donne schiave e più di un terzo sono "nigeriane". Quando Anna è stata accolta dai volontari dell'associazione era piena di lividi e di cicatrici, i segni inequivocabili delle violenze che aveva subito durante gli anni della sua schiavitù.

Anna, dalla strada alla vita

Coi suoi 24 anni, Anna è stata una delle oltre circa 800 donne che si prostituiscono a Torino e provincia, di queste 650 sono le donne schiavizzate, vendute da un trafficante all’altro, e almeno 250 sono di nazionalità nigeriana.

L’associazione Amici di Lazzaro, ogni anno ne contatta e sostiene varie centinaia. Negli ultimi anni grazie all’associazione, circa 300 ragazze hanno lasciato la strada.

Anna è arrivata da noi piena di lividi, i suoi sfruttatori più volte l’avevano picchiata duramente e chissà quante volte stuprata.

Lei spaventata dalle minacce e dal timore che potessero fare del male a suo bambino in Nigeria, non era mai fuggita. L’avevamo incontrata un po’ di volte in strada, sembrava quasi che non le interessasse lasciare la strada, ci sembrava che nemmeno ci ascoltasse, non era così. Aveva pensato tanto, e un giorno ha deciso: “se mi picchia ancora una volta scappo”.

E così è stato. Nei primi mesi ha dovuto superare una grave depressione, tanto sonno e la convinzione di essere una fallita, una ragazza che si era fatta raggirare e aveva sprecato due anni di vita in strada sottomessa a dei criminali.

Poi, piano piano, si è ripresa, ha iniziato a sorridere, a scherzare, a parlare di più, imparare l’italiano.

Ed è venuta fuori la vera Anna, piena di vita, di voglia di imparare, ironica, socievole.

Oggi il suo cammino è ancora all’inizio, sta portando avanti la denuncia contro i suoi sfruttatori, che le garantirà protezione e un permesso di soggiorno, va a scuola per imparare la lingua, prepararsi ad una professione, va in chiesa, ha i primi amici italiani “normali”.

Possiamo veramente dire che Anna è passata dalla strada alla vita

Maris Davis, luglio 2021