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Glory

Glory, sono stata salvata dal mio bambino

Piemonte, Torino e dintorni, 2010-2011. Dopo una violenza subita da un gruppo di clienti italiani si accorse di essere rimasta incinta e si fa aiutare perché i suoi sfruttatori volevano che abortisse. Oggi Glory è una donna felicemente sposata. Vive in Italia

Glory, sono stata salvata dal mio bambino

È una ragazza bellissima, nigeriana, vive in Italia e si chiama Glory. La sua storia è iniziata nel 2010 quando Glory aveva solo 19 anni e la "mafia nigeriana" la costrinse a prostituirsi.

Ecco il suo racconto

"Sono stata salvata da un bambino" (un figlio mai nato, concepito da una violenza)

Gennaio 2011

(zona Torino e dintorni). Ero sfruttata da quasi un anno. Dovevo pagare 45.000 euro. Ero venuta in Italia per lavorare e invece mi trovavo a vendere il mio corpo e a farmi insultare. Prostituta. In Nigeria non ne avevo mai vista una.

Le notti in strada erano tutte brutte e fredde. Una sera che non dimenticherò mai è successa una cosa che mi ha cambiato la vita. Due uomini bianchi sono scesi velocemente da un’auto. Non ho fatto in tempo a scappare. Mi violentarono a turno e dopo pochi giorni ho scoperto di essere rimasta incinta. Ero giovane. Troppo giovane per una gravidanza. Desideravo il bimbo, anche se nessuno mi incoraggiava: la "mamam" e le altre ragazze mi dicevano di abortire.

Ma perché avrei dovuto? Il bimbo voleva nascere. Una sera ho incontrato alcune ragazze dell’Associazione Amici di Lazzaro. Mi hanno detto che potevano aiutarmi a far nascere il bimbo e a cominciare una vita nuova. E quel bimbo, che sentivo crescere in me, mi ha dato la forza di lasciare la strada e di capire che la mia vita era più importante dei soldi, della paura del woodoo e delle minacce.

Maggio 2011

"Ero schiava". Ora sono libera. Purtroppo, intorno al terzo mese ho perso il bambino. Quando ci penso, mi sembra sia stato come un angelo, mi ha liberata e poi è tornato in Paradiso. Gesù, venuto per dare la libertà agli schiavi, mi ha fatto rinascere.

OGGI Glory si è sposata, ha avuto un figlio e lavora presso una azienda agroalimentare insieme a suo marito. Anche solo per una storia come la sua, tutto il nostro lavoro di anni ha un senso.

Glory è stata "brava", forte, ma anche fortunata. Non è mai semplice "uscire" dalla ferrea morsa della schiavitù sessuale, quasi impossibile senza aiuti, non solo economici, ma soprattutto affettivi.

Bisogna sempre ricordare che queste ragazze sono "sole" la loro famiglia è in Nigeria, e che sono molto "diffidenti". Spesso non conoscono la lingua e per un italiano "comunicare" con loro non è affatto semplice.

In questo caso dobbiamo ringraziare gli "Amici di Lazzaro" un'associazione molto attiva nel torinese e in Piemonte per l'aiuto a ragazze vittime di "sfruttamento sessuale".

Maris Davis, 11 aprile 2016