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Capitolo 20
L'Africa è il continente al mondo con più conflitti (più di 20 Stati sono in guerra), dove povertà, corruzione e bassa scolarizzazione creano un terreno fertile su cui il terrorismo islamico può proliferare, favorito dagli inadeguati interventi militari occidentali e dal fallimento delle primavere arabe.
Una miriade di gruppi terroristici gravitano intorno all'ISIS e "Al Qaeda", finanziandosi con traffici di droga, armi, sequestri di persone e, non ultimo, traffico di esseri umani.
Ecco i principali gruppi islamici integralisti che da decenni provocano terrore, distruzione e morte nell'Africa Sub-Sahariana
Boko Haram
Boko Haram, il cui nome in lingua haussa si traduce "l'educazione occidentale è peccato". Occidente inteso come corruttore dell'Islam. Si ispira all'Isis, nel 2014 proclamò lo Stato Islamico in un vasto territorio nel nord-est della Nigeria, negli ultimi sei anni ha provocato oltre ventimila morti, due milioni e mezzo di profughi, rapimenti e stupri di massa. Ha distrutto e bruciato chiese cristiane, strutture scolastiche e interi villaggi.
Al Shabaab
«Movimento di Resistenza Popolare nella Terra delle Due Migrazioni» (MRP), è un gruppo terroristico jihadista sunnita di matrice islamista attivo in Somalia, nato intorno al 2006. Il gruppo si è creato a seguito della sconfitta dell'Unione delle Corti Islamiche (UCI) a opera del Governo Federale di Transizione (GFT) e dei suoi sostenitori, in primo luogo i militari dell'Etiopia, durante la guerra civile in Somalia.
È la cellula somala di Al-Qaeda, formalmente riconosciuta nel 2012. Da numerosi governi e servizi di sicurezza occidentali è considerata un'organizzazione terroristica. Nel giugno 2012 il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha posto taglie su numerosi capi del gruppo. Questa formazione islamista è presente nelle regioni del sud della Somalia e mantiene vari campi di addestramento nei pressi di Chisimaio. Alcuni finanziamenti per al-Shabaab provengono dalle attività dei pirati somali.
Al Qaeda nel Magreb islamico
Al Qaeda nel Magreb islamico (Aqim), nel 2013 tentò un colpo di stato in Mali e per oltre un anno impose una sharia islamica stretta nel nord del paese. Distrusse monumenti, antichità e testimonianze storiche.
Al Mourabitoun
Al Mourabitoun, "le sentinelle", gravitano nella galassia di "Al Qaeda" negli ultimi anni hanno colpito anche in Costa d'Avorio con alcuni attentati, un paese che sembrava immune dall'estremismo islamico.
Séléka
Gruppo terroristico islamico che agisce nella Repubblica Centrafricana. Da oltre un decennio tiene il paese in una perenne guerra civile. Nel 2015 perfino un colpo di stato che li portò al potere, fallito poi con l'intervento dei francesi. Ne seguì un massacro di cristini e animisti che perfino l'ONU definì una "quasi genocidio". Ad oggi la Repubblica Centraficana è uno dei paesi più poveri al mondo, attraversato in continuazione da attentati, soprusi e uccisioni.
Nigeria, manifestazioni contro Boko Haram
La Nigeria è tra i 14 stati del mondo in cui, di fatto, è negata la libertà religiosa e dove è pericoloso essere cristiani a causa dell'estremismo islamico di Boko Haram e di una "frangia" di popolazione mussulmana degli Stati del Nord Nigeria che per anni ha appoggiato con forme più o meno esplicite la lotta armata di Boko Haram contro le minoranze cristiane.
In Africa il profondo processo di sincretismo (assimilazione, fusione di elementi tra diverse religioni) ha reso possibile la coesistenza delle religioni tradizionali con quelle rivelate. La prima presenza di missionari cristiani nell'Africa Occidentale è legata strettamente agli iniziali tentativi di evangelizzazione, intrapresi verso la metà del XVII secolo, in quella vasta zona dell'Africa che fu la culla della "tratta degli schiavi".
Come lo fu lo schiavismo anche l'imposizione delle religioni occidentali sono state il segno che l'Africa è sempre stato considerato un luogo di conquista perché abitato da popolazioni "primitive" considerate inferiori. E la dimostrazione di ciò è stata la "teoria del razzismo scientifico" ampiamente diffusa in occidente nel XIX secolo, e secondo la quale i "negri", proprio perché dalla pelle scura, non potevano avere l'intelligenza dei bianchi occidentali. Secondo tale teoria gli africani erano posizionati a metà tra l'homo sapiens occidentale e il regno animale.
La "teoria del Razzismo Scientifico" fu la "scusa" giuridica per la colonizzazione dell'Africa
La "teoria del razzismo scientifico" fu poi la "scusa giuridica" per la colonizzazione, ovvero la spartizione dell'Africa da parte delle grandi potenze europee. Dalla metà del XIX secolo e fino agli anni '60 l'intero continente africano subì non solo una vera e propria occupazione politica, ma anche il suo sfruttamento economico. Agli africani vennero imposte leggi occidentali, religioni occidentali e le lingue occidentali. Se nei secoli precedenti gli africani diventavano schiavi nel "Nuovo Mondo" e fuori dall'Africa, con la colonizzazione iniziata nel XIX secolo, per 150 anni gli africani sono diventati schiavi a casa loro.
La fine della colonizzazione in Africa, avvenuta nei primi anni '60, non ha però impedito la fine del suo sfruttamento economico e commerciale che ora avviene con modi diversi, attraverso la corruzione, attraverso l'imposizione di governi "fantoccio" appoggiati dall'occidente, di multinazionali aggressive e potentissime dal punto di vista economico. In tutto questo si mescola poi la religione, i fanatismi, l'integralismo islamico, le divisioni su base etnica, ed è anche per questo che oggi l'Africa è in assoluto il continente più litigioso al mondo.
Aiutiamoli a "casa loro"
Un motto che che oggi va di moda in Italia e in Europa. Ma aiutare gli africani a casa loro significa sopratutto non sfruttarli, permettere agli africani di usufruire loro stessi delle ricchezze dell'Africa, permettere agli africani di eleggere democraticamente i loro governanti, smetterla di intromettersi come piovre nei meccanismi commerciali, economici e politici degli stati africani.
Un giorno una persona di un certo livello sociale e anche molto istruita mi disse, a proposito dell'ENI che da 50 anni "ruba" il petrolio della mia Nigeria, "ma i nigeriani NON hanno la tecnologia e la conoscenza necessaria per estrarre e raffinare loro stessi il loro petrolio", un'implicita dimostrazione che la "teoria del razzismo scientifico", ancora oggi, è ben radicata nel cervello di molti bianchi occidentali, come se gli africani non fossero in grado di amministrare da soli le loro ricchezze, una giustificazione per dire che lo sfruttamento dell'Africa da parte dell'occidente è ancora necessario.
Boko Haram Il gruppo terroristico conosciuto come Boko Haram, di ispirazione sunnita, è diffuso nella Nigeria del Nord, in particolare nelle regioni orientali. Boko Haram deriva dalla parola hausa "Boko", educazione occidentale, e dalla parola araba "Haram", che indica un divieto legale, per l'Islam "tutto ciò che è peccato". Due parole che riassumo i principi dei "Boko Haram" ovvero combattere l'educazione occidentale perché, per l'Islam integralista, è sacrilega. |
La Chiesa dei Cristiani Celesti È una fede "sincretica" africana fondata nel 1947 in Benin da Samuel Oshoffa un falegname yoruba. Il movimento si è diffuso rapidamente in tutta l'Africa occidentale. Ha assorbito vari elementi della liturgia cristiana protestante, nello stesso tempo ha assunto pratiche da rituali "woodoo" |
Woodoo (o Vudù) È una vera e propria religione di origine africana (precisamente del Benin) ed esportata nelle americhe dagli schiavi africani nei XVIII e XIX secolo. Oggi presenta caratteri sincretici e fortemente esoterici. La parola woodoo significa letteralmente "spirito", "divinità", ancor meglio precisata con la frase "segno del profondo". Il woodoo combina elementi ancestrali estrapolati dall'animismo tradizionali, ma che negli ultimi secoli è stato contaminato da concetti tratti dal cattolicesimo. |
La Basilica di Nostra Signora della Pace La Basilica si trova a Yamoussoukro in Costa d'Avorio, secondo il Guiness dei Primati, sarebbe la chiesa più grande del mondo. La Basilica cattolica ha una superfice di 30.000 metri quadrati, ispirata alla Basilica di San Pietro in Vaticano. Alta 158 metri contro i 133 di San Pietro, è anche più lunga e più larga dell'originale che si trova nella Città del Vaticano. |
Le religioni nei Paesi dell'Africa occidentale
Tutti i paesi dell'Africa occidentale sono a maggioranza cristiana ad eccezione della Sierra Leone, Burkina Faso e Nord Nigeria.
Sierra Leone
7,8 milioni di abitanti. La religione dominante è l'Islam (sunniti 53%, sciiti 8%, altri mussulmani 15,7%). I cattolici sono il 7%, altri cristiani il 14%. Non mancano poi compenetrazioni tra le religioni rivelate e i tradizionali culti tribali.
Il territorio fu venduto nel 1788 da un re indigeno al Regno Unito con uno scopo ben preciso, quello di dare ospitalità e rifugio agli africani senza patria e agli schiavi liberati. Tale vicenda è ben ricordata nel nome della sua capitale Freetown, ovvero "città liberata".
Liberia
Quasi 5 milioni di abitanti. La religione maggiormente professata è quella cristiana (85,6% della popolazione, quasi tutti protestanti). I mussulmani sono il 12,2% mentre il resto della popolazione è animista.
Nel 1822 coloni afroamericani stabilirono sulle sue coste una colonia di "liberi uomini di colore", come rifugio per gli schiavi liberati dagli Stati Uniti e dalle Indie Occidentali Britanniche. Essi vedevano nel continente africano, dal quale i loro avi erano stati deportati, la "terra promessa". La capitale Monrovia, venne intitolata a James Monroe, l'allora Presidente degli Stati Uniti d'America.
Costa d'Avorio
25,7 milioni di abitanti. La religione tradizionale è quella animista, ancora praticata da circa il 40% della popolazione. Oggi è diffuso anche l'Islam (28%) e il cristianesimo (17% cattolici, 8% protestanti).
Emblematica la costruzione della basilica di "Nostra Signora della Pace" a Yamoussoukro (capitale amministrativa), consacrata nel 1990 e ispirata alla Basilica di San Pietro a Roma.
Burkina Faso
20,3 milioni di abitanti. Il 60,6% della popolazione è di fede islamica, il 23,2% cristiana, e il 15,3% segue i culti della tradizione animista. Elementi della tradizione animista si ritrovano anche tra i riti cristiani e mussulmani dei burkinabé
Già colonia francese con il nome di Alto Volta, il nome Burkina Faso fu istituito il 4 agosto 1984 dal presidente rivoluzionario Thomas Sankara, e significa "la terra degli uomini integri" negli idiomi locali "More" e "Bambara".
Ghana
30,4 milioni di abitanti. La religione più seguita è il Cristianesimo (71,2% della popolazione tra cui il 28,3% di pentecostali, 18,4% protestanti e il 13,1% di cattolici). I vari culti cristiani sono praticati soprattutto nella parte meridionale del paese dove sorsero i primi insediamenti coloniali e dove è concentrata la maggior parte della popolazione. L'Islam si attesta attorno al 17,6% della popolazione ed è diffuso soprattutto nell'entroterra più settentrionale. L'Animismo è praticato da circa il 10% della popolazione che vive ancora nei villaggi più sperduti nell'interno del paese.
Benin
11,8 milioni di abitanti. I cristiani rappresentano un terzo della popolazione, la quasi totalità (27%) di fede cattolica. I mussulmani sono il 24,4% e gli animisti il 30,2%.
Il woodoo ebbe origine proprio nel sud del Benin. Studi recenti hanno conferito al woodoo la dignità di religione, poiché sono stati riconosciuti in esso una serie di elementi che ne confermano il valore teologico. Oggi il woodoo è praticato da circa 60 milioni di persone il tutto il mondo.
Nigeria
Con i suoi oltre 200 milioni di abitanti è il paese più popoloso dell'Africa. Circa la metà della popolazione è di fede islamica (in gran parte di rito sunnita). L'Islam è diffuso quasi esclusivamente nel nord della Nigeria tra la popolazione di etnia "Fulani".
Il cristianesimo, circa il 48,2%, invece è diffuso quasi esclusivamente nel sud della Nigeria tra le popolazioni di etnia Igbo nelle regioni sud orientali e gli Yoruba della regione di Lagos. I riti cristiani sono equamente distribuiti tra cattolici, protestanti, pentecostali e anglicani.
Tra gli igbo sono tuttavia ancora molto presenti le pratiche animiste che spesso si sovrappongono ai culti cristiani.
Molti Stati del Nord Nigeria hanno invece introdotto la Sharia islamica come unica legge che regola anche l'amministrazione della vita pubblica. In tutto questo, dal 2009, si sovrappone l'integralismo islamico violento praticato da Boko Haram. Una violenza scatenata con l'intento di creare nel Nord Nigeria uno stato islamico puro e quindi l'uccisione delle minoranze cristiane, la distruzione delle loro chiese e delle loro scuole sono sempre state viste con la necessaria "purificazione" dagli "infedeli".
Boko Haram e l'integralismo islamico
Boko Haram ha provocato negli stati settentrionali della Nigeria in questi ultimi anni, più di ventimila morti, due milioni e mezzo di profughi interni, centinaia di chiese ed edifici scolastici distrutti o bruciati, decine e decine di villaggi assaltati dove sono stati eseguiti dei veri e propri massacri di massa. Migliaia di donne e ragazze rapite, e poi usate come schiave sessuali. Bambine costrette a diventare kamikaze dalla follia religiosa dell'Islam diventato violento.
Anni di violenze sempre sottovalutate dai paesi occidentali e solo adesso che l'Islam ha colpito e minaccia anche in Europa si sta prendendo coscienza. Quattro eserciti, quelli di Niger, Camerun, Ciad e Nigeria, non non bastati ancora a sconfiggere del tutto Boko Haram.
Maris Davis, 21 maggio 2016