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Capitolo 08

Woodoo in Africa e America
Malocchio e fatture in Europa

Il woodoo oggi è associato a bamboline con gli spilli o alla tratta delle nigeriane assoggettate tramite la paura di irritare qualche spirito tradizionale. In realtà molti rituali e credenze esistono sotto diverso nome e forma anche in Italia ed Europa.

Oggi il mondo industrializzato è in rivoluzione, sottoposto a inarrestabili fenomeni di globalizzazione stravolge la propria storia tentando di metabolizzare la cultura multi-etnica a cui è destinato. Ma in questi tentativi è goffo e non sa valorizzare le differenze che finiscono per diventare disagi per chi deve essere integrato e per chi dovrebbe integrare. È il caso del woodoo, religione dai molti profili, che nelle migrazioni da est a ovest e da sud a nord ha finito per deteriorarsi e diventare strumento di coercizione della volontà altrui. Un fenomeno ben noto anche nelle culture europee ed etichettato con terminologie arcaiche quali: fattura o malia, iettatura, sortilegio, malocchio e altre. In tutti questi casi si assiste al plagio della volontà altrui attraverso pseudo-rituali, spesso molto suggestivi e in ogni caso fortemente invasivi (uso di capelli, peli del pube, sangue mestruale, etc.)

La parola Fattura nel nostro secolo fa pensare al Medioevo, ai tempi bui della stregoneria e appare un termine insolito da usare. I sociologi e i parapsicologi preferiscono chiamarla Psicobolia (dal greco: movimento impresso nella psiche). La Fattura è un’opera di bassa magia che si avvale di un “simulacro” elaborato o costruito dall’operatore stesso secondo regole tradizionali. Questi simulacri sono formati da una vasta gamma di oggetti e devono comprendere un “testimone” della vittima da affatturare, lo stesso deve essere riposto in un luogo nascosto, possibilmente nei pressi dell’abitazione della vittima o all’interno della stessa. L’atteggiamento è in tutto e per tutto simile alla pratica del woodoo, dove si induce un vero e proprio legame tra vittima e aggressore che, se non rispettato ricadrà sugli affetti più cari. La iettatura è parola che deriva dal latino jactare, gettare, ed è uno di quei termini che creano scetticismo e curiosità. Chi fa la iettatura intende accumulare energie negative da scaricare su altri individui. Gli antropologi dicono che la iettatura, presente in tutte le società, è un fenomeno assimilato alla superstizione, ma in grado di provocare forti dipendenze.

Come nel woodoo, anche in Europa si distingue tra fatture negative e fatture positive, poiché la fattura è intesa come un’azione che può esercitare influssi distruttivi e “costruttivi”, almeno questo è quello che si vuole fare credere. Si tratta sempre di pratica intesa a sfruttare, per mezzo di formule e di riti, le forze che animano la natura o gli spiriti che la popolano, imponendo ad essi la potenza del rituale e la volontà del praticante. Ancora gli antropologi dicono che è attività antichissima, è tuttora viva presso la società contemporanea. I suoi scopi sono quanto mai vari: influire beneficamente sui raccolti, sul bestiame, sui fenomeni atmosferici e naturali in genere, allontanare epidemie, ottenere guarigioni, ma anche provocare disgrazie o morte agli avversari, costringere la persona amata a contraccambiare l’affetto, imporre a chicchessia la sottomissione ai propri voleri, cumulare denari e potere.

Il Malocchio invece è un termine ripreso dalla superstizione popolare comune a tutte le tradizioni europee. C’è una differenza sostanziale tra malocchio e iettatura, il primo è quasi sempre volontario mentre la seconda potrebbe essere anche involontaria. Tale capacità si dovrebbe esplicare soprattutto attraverso lo sguardo, da qui deriva appunto il nome di malocchio. Chi lancia il malocchio lo fa volontariamente tramite vibrazioni emanate attraverso lo sguardo, applicando una forma di ritualità oscura, detta magia nera. Ovviamente oggi con la parola malocchio s’intende più genericamente la capacità di determinare attraverso dei particolari gesti simbolici degli stati di disagio più o meno gravi. Nonostante la psicologia e lo studio della suggestione abbiano trasformato il mondo, non lo hanno liberato da queste forme di oppressione che tuttora, nella sola Europa, contano su un fatturato di diversi miliardi di euro. Le ricerche sulla comunicazione suggestiva e ipnotica, hanno mostrato come sia possibile rallentare funzioni vitali e indurre blocchi di ogni tipo negli individui. Lo stato di necessità nel quale versano gli immigrati poi, esalta tutta questa fenomenologia fino a farla diventare soverchiante, tanto da inibire le più semplici forme naturali di reazione.

In molti casi questi fenomeni risultano attendibili e difficilmente spiegabili. Il confine tra religione, credenze popolari, suggestione e magia, è molto labile. Nello sciamanesimo agiscono congiuntamente fino a generare un’alterazione della realtà oggettiva. Ecco allora che il miracolo religioso si trasforma nella capacità di ottenere ricchezze e poteri in cambio di denaro e giuramenti. La loro inosservanza farà ricadere sventure d’ogni sorta sulle persone amate. Una società che apprezza la privacy, che contempla il mobbing ed il barnout, non può ignorare queste fenomenologie relegandole a semplici forme di superstizione. Non può ignorare quanto le credenze diano luogo a paradigmi che strutturano comportamenti oggettivi. In filosofia si studia che la cultura ha sempre guardato ai simboli come agli antecedenti dei concetti, a qualche cosa di primitivo, quindi più forte perché vicino alle origini. Ma oggi la gente ha disimparato ad intuire come la vita e la morte s’inseguano costantemente simili a luna e sole.

Quando il simbolo è ragionato perde il mistero e il valore. Non ci si deve chiedere cosa significano i simboli, perché i simboli non significano, operano. Woodoo, fatture e malocchi sono ancora presenti e quanto mai vivi nella modernità. Per debellarli occorre comprenderli, sapendo superare i pregiudizi e l’idea che possano essere banali convincimenti. Il mistero della vita porta a ricercare, a sperimentare, a solcare l’oceano di cui non vediamo gli orizzonti-confini; possiamo imparare che ciò che incontriamo non sono limiti ma nuove terre-ideali. È su queste terre che dobbiamo radicare nuove culture capaci di includere differenti processi relazionali, sapendoli epurare da tutti quei processi che producono castrazione e mancanza di libertà.

Fondamentale nella lotta ai danni provocati da woodoo e superstizioni è l’uso della ragione e della prudenza che il cristianesimo ci suggerisce. Inoltre nel cattolicesimo troviamo l’importanza della libertà e responsabilità personale. Il male va combattuto cambiando noi stessi e impegnandoci senza addossare ad altri o a “influssi magici” o “energie negative” gli eventi o le difficoltà che ci affliggono. Ovvero si parla di "libero arbitrio", siamo noi stessi a decidere se stare dalla parte del bene o del male.

Maris Davis, 22 giu 2021

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