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Capitolo 02
Introduzione allo studio del woodoo, parte integrante della cultura animista dell'Africa sub-sahariana occidentale, e che ha molta influenza nella tratta delle ragazze nigeriane verso l'Europa.
Attualmente non è più un segreto per nessuno che la pratica del “Vodun” sia ormai una realtà inconfutabile in tutto in mondo, ma sulla sua pratica, a torto o a ragione, si mantiene ancora una visione confusa. Al woodoo (o Vodun) si guarda spesso tramite l’esame delle sue cadute specialmente quelle puramente negative, mentre per i neri, in generale, e per il popolo Fon del Benin, in particolare, è qualcos'altro.
Origini e pratiche contemporanee
Il woodoo, come tutte le religioni, è una risposta alle tre domande fondamentali che si pongono tutti gli esseri umani, a prescindere dal colore della pelle e da dove vivono sulla terra:
Chi siamo
Dove siamo
Da dove veniamo
Non trovando una risposta definitiva, la gente del golfo di Guinea ha pensato che ci dovesse essere una forza soprannaturale che era responsabile dell’esistenza di tutti gli elementi che ci circondano e quindi, anche di noi uomini e donne. Questo ragionamento ci conduce a credere che ci sia una forza di energia che si manifesta attraverso questi elementi fisici da cui noi riceviamo l’alito “di Dio”, o qualsiasi altro termine usato per indicare questa "energia invisibile ma potente"
Woodoo (per gli africani che lo praticano) è l’espressione di un concetto di vita, una filosofia, un’espressione di potere spirituale, in poche parole il potere di una mente trasformata che può comprendere tutte le meraviglie dell’umanità (terra, cielo, foreste, oceani, stelle, montagne ecc.)
Secondo la “visione” di Fon Danxomè (un modo per indicare l'antica tradizione orale del Benin), questa pratica ci è stata mutuata da civiltà antiche, molto più antiche di quanto si pensi, in Oyo Yoruba (un Dio), che è stato poi ridisegnato e migliorato in tempo per dare all'uomo quello che noi ora chiamiamo “Woodoo” e non “Orisha”, che per gli Yoruba (popolo della Nigeria sud-occidentale) è la stessa cosa, ed è anche la religione della civiltà Ashanti del Ghana.
Si ricorda che il regno antico di “Danxomè” (corrispondente più o meno l'attuale Benin) era situato nel golfo della Guinea fra due grandi antiche civiltà, vale a dire Ashanti del Ghana e Yoruba di Ifè nella Nigeria del sud, e doveva il suo sviluppo veloce e drammatico alla sintesi di queste civiltà ed al commercio degli schiavi.
Erede delle due grandi civiltà Ashanti e Yoruba, il popolo “Aja-Fon” del regno antico di Danxomè crede che tutte le meraviglie dell’umanità siano persone, tutti esseri che hanno vissuto sulla terra, e ad un certo punto rimangono sulla terra per sempre attraverso l’esistenza del mondo stesso. Dopo la loro morte fisica, si sono trasformati e diventati invisibili. Questa riflessione ci conduce alla definizione della parola Woodoo, che è un’abbreviazione di “Yehwe-vodun o Vodon (vodun, ovvero la deformazione della parola woodoo)
Yehwe .. Ye (ombra o spirito) e Hwe (ristretto, inadeguato)
Ricapitolando, diciamo che un uomo che muore, perde qualcosa della sua entità fisica che fa cambiare la sua natura e condizione. Ha lasciato questo mondo di mortali per un mondo invisibile, dove non morirà mai. Così l’essere si separa da noi e diventa divino, un mediatore fra noi viventi e Dio il creatore. Quindi, il mondo del Yehwe-vodun (il woodoo) è un bel mondo in cui tutto è bello e magnifico. Per la religione animista è l'equivalente del "Paradiso" dei cristiani.
Significa la stessa cosa quando parliamo dello “Orisha”, come viene chiamato dagli Yoruba (e da atri popoli della Nigeria del Sud), e non “woodoo”. Se nel tempo il secondo termine prende la precedenza su altre terminologie, ciò avviene a causa della disciplina nell'organizzazione del regno di “Danxomè” e per il commercio di schiavi che hanno permesso a questo sistema di credenze di soppiantare l’epoca delle due grandi civiltà che lo avevano fatto nascere. Il "woodoo" è diventato “forte” attraverso un gran numero di entità differenti, allo stesso modo, il woodoo ha acquisito molte diversità quando è stato esportato dagli schiavi del Golfo di Guinea nelle Americhe oltre l’Oceano Atlantico.
Queste "molte diversità", nei secoli hanno contribuito a connotare per gli occidentali una visione prevalentemente negativa del "woodoo" alimentata anche da pratiche che non corrispondono a quelle tradizionali del "Yehwe-vodun".
Maris Davis, 31 gennaio 2017