Le Ragazze di Benin CityLe Ragazze di Benin CityLe Ragazze di Benin City
Storie Vere Storie Vere

376 pagine - € 16,02
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Storie Vere e le Ragazze di Benin City

Franca, 27 anni, uccisa e abbandonata tra i rifiuti nel 2012

La Storia di "Franca" è descritta nel nostro libro Storie Vere e le Ragazze di Benin City.
27 anni. Narni, Perugia. Uccisa dalla "mafia nigeriana" perché voleva fuggire. Abbandonata tra l’erba alta e i rifiuti di una gelida piazzola lungo la Statale Ortana una notte di ottobre del 2012

Franca Abumen, 27 anni, uccisa e abbandonata tra i rifiuti nel 2012.

Franca, così si chiamava o si faceva chiamare, nigeriana di 27 anni, è stata uccisa nella notte di sabato 9 ottobre 2012 ra l’erba alta e i rifiuti di una gelida piazzola lungo la statale Ortana, nei pressi di Narni in provincia di Perugia.

Un luogo che probabilmente tante altre volte l’aveva messa al riparo da occhi indiscreti mentre faceva il suo “lavoro”, ma che questa volta ha nascosto solo il volto del suo killer o forse quello di più aguzzini e non l’ha difesa da una tragica fine. La giovane è stata strangolata con la cinta di una borsa o di un borsello trovata ancora intorno al collo.

Aveva mani e piedi legati ed evidenti segni di sevizie in tutto il corpo. Il colpo di grazia con quel cordino stretto attorno al collo. Una morte atroce. Si tratta quasi certamente di un delitto maturato all'interno dell'ambiente della mafia nigeriana (mamam e protettori).

Franca viveva a Roma e con il treno raggiungeva ogni giorno la stazione di Orte per poi prostituirsi nella zona.

Non essendo in regola con le norme sul soggiorno nel 2008 era stata condotta all’ufficio immigrazione ed espulsa dal territorio nazionale con accompagnamento e quindi rinchiusa presso il Centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria (Roma). Durante la permanenza nella struttura Franca aveva presentato la richiesta di protezione internazionale. In seguito al rigetto della domanda da parte della Commissione territoriale di Roma, aveva poi proposto ricorso al tribunale. In attesa della decisione il provvedimento di espulsione era stato sospeso.

L'assenza di documenti regolari, la condizione di clandestinità per periodi anche lunghi, che per Franca aveva superato i 5 anni, il pensiero alla famiglia in Nigeria, il non voler farsi aiutare da strutture e dai centri anti-violenza, il senso di impotenza e la paura, il tenersi tutto dentro, le delusioni (anche sentimentali), la scarsa conoscenza della lingua italiana. Il ricatto del DEBITO da pagare e magari la minaccia del woodoo. Sono tutti elementi "reali" che rendono queste ragazze deboli, dei veri e propri "stracci umani".

C'è poi la quotidianità, un letto per dormire, una casa, soldi per mangiare, qualche spicciolo da mandare a casa magari solo per far studiare il fratellino o la sorellina più piccola, o magari per acquistare dei medicinali. E poi la preoccupazione per i documenti che non ci sono, e che non si riesce ad ottenere, le cose che non vanno per il verso giusto, la paura costante dei controlli, magari semplicemente passeggiando in centro città. In questo contesto la "mafia nigeriana", la mamam, i capetti, hanno buon gioco di queste ragazze che trovano l'unico modo per sopravvivere vendendo il loro corpo per poche decine di euro.

La mafia nigeriana ha scoperto le intenzioni di Franca e l'ha massacrata senza pietà abbandonandola come un oggetto senza valore in un fosso ai margini di una stradina di campagna. Un chiaro ed evidente "avviso" anche per tutte le altre ragazze nigeriane vittime del racket.

La notizia della morte di Franca è arrivata fino in Nigeria (il suo paese natale) dove anche la stampa locale continua a chiamarla semplicemente una "prostituta".

Per Franca la comunità di Narni ha voluto dare un ultimo saluto, e ha organizzato una fiaccolata di solidarietà per chiedere con forza alle istituzioni di ripristinare la sua dignità di donna attraverso azioni concrete di tutela legale e ricerca della verità. Per chiedere anche che la sua salma possa essere rimpatriata per darle una degna sepoltura. Un gesto esemplare di solidarietà.

Ora Franca ci guarda dal cielo solo perché qualcuno ha spento i sui sogni di ragazza, per sempre

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Edizione 2021

Sfruttamento e schiavitù sessuale, tratta di esseri umani. Storie realmente accadute, violenze efferate, e sullo sfondo la mafia nigeriana in Italia

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